Il 25 di Febbraio nella sala dell’ Albergo della Borsa a Palermo Antonio Ingroia e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando presentano i candidati alle elezioni per la Camera e il Senato di Rivoluzione Civile: vediamo l’intervento nel quale Antonio Ingroia prefigura una futura legge Ingroia-La Torre per iniziare a pagare il debito pubblico.
Dopo 33 anni, in sede civile vengono smascherate le bugie di una delle tante stragi di stato nascoste: la strage di Ustica fu provocata da un missile!
Ci ricordiamo gli inutili e puntuali, quanto goffi, tentativi di depistare dell’ Onorevole Carlo Giovannardi, che ad ogni anniversario della strage, come fosse un impegno di lavoro, si affannava a dichiarare la sua improbabile tesi della bomba sull’aereo. Nessun giornalista ha mai sposato tesi e certezze su uno scenario così complesso come uno scontro aereo sui nostri cieli che ha coinvolto aerei stranieri probabilmente francesi ed americani, ma che fosse stato un missile e non una bomba era una ipotesi molto più verosimile di quella della bomba se non altro analizzando la presenza di altri aerei nello spazio aereo contigua al DC 9 dell’Itavia. Lo stesso numero dei morti ridimensionato dal numero iniziale di 82 ad 81 sembrava segnalare l’imbarazzo di qualche qualche corpo proveniente non dai passeggeri dell’ aereo ma da altri aerei caduti nella zona. Ricordo di aver realizzato nel 1997 una inchiesta per RAI due dal titolo “Scorie di guerra fredda” dove venivano riportate testimonianze su un corpo raccolto dopo la tragedia, nelle acque dove furono trovati i resti dell’ aereo, chiamato il corpo del carabiniere , che mostrava una fasciatura alla gamba. Già allora si pensò ad un pilota di un altro aereo coinvolto nella tragedia. Viene spontaneo domandarsi vedendo affiorare dal mare dell’ oblio queste verità su Ustica quanto dovremo aspettare per la verità sulle stragi del 92-93 ? Un paese che non riesce a raccontare la propria storia non potrà immaginare il proprio futuro. Non siamo disposti ad aspettare 34 anni per la verità delle stragi del 92-93 anche per questo diversi giornalisti si sono candidati nelle liste di Rivoluzione Civile .